fbpx

Scuola Secondaria – Un’orca mangiasmog nuota in sala da pranzo!

Istituto San Giuseppe La Salle milano Scuola Secondaria Un murale per L'Ambiente #AmbienteaScuola_1

Da qualche giorno, lo spettacolare murale mangiasmog intitolato “l’orca di plastica” adorna una delle pareti dell’Istituto San Giuseppe La Salle. Scopriamo la storia di quest’opera, nata dall’immaginazione di un alunno della nostra scuola e vincitrice di un concorso aperto a tutte le Secondarie di Primo Grado di Milano durante il lockdown.

Nel maggio scorso, nonostante le difficoltà del lockdown, gli alunni di 1^A e 1^B della Scuola Secondaria Istituto San Giuseppe La Salle hanno partecipato con impegno ed entusiasmo al concorso creativo “Un murale per l’Ambiente” , indetto da Amsa-A2A e dal Comune di Milano nell'ambito del progetto #AmbienteaScuola.
 
Il contest era aperto a tutte le Scuole Secondarie di Primo Grado di Milano e prevedeva la realizzazione di un bozzetto illustrato preparatorio alla realizzazione di un murale, che sviluppasse in modo creativo e originale il tema della sostenibilità ambientale, con particolare riferimento alla minor produzione dei rifiuti e alla raccolta differenziata.
 
Tra un totale di 261 elaborati, il nostro Luca D’A. ha trionfato nella categoria Classi Prime con l’opera dal titolo “L’orca di plastica” e il suo murale, realizzato con la collaborazione dell’intera classe utilizzando speciali vernici ecologiche e mangiasmog, adorna ora la parete principale della sala da pranzo degli studenti all’interno della scuola.
 
Guidati dal giovane autore e dagli insegnanti coinvolti nel progetto, scopriamo la storia di questo successo.

  • Prima del lockdown, gli alunni delle Classi Prime dell’Istituto San Giuseppe La Salle Milano avevano iniziato lo studio delle plastiche attraverso il cooperative learning.

Da dove è nata l’idea di partecipare al concorso “Un murale per l’Ambiente”?
Prof. Roberto Tomaselli, insegnante di Scienze - L’idea di partecipare a questo concorso è nata dalla ricerca di attività da inserire nell’ambito del progetto su Agenda 2030 che ha coinvolto tutte le classi della Scuola Secondaria di Primo Grado Istituto San Giuseppe La Salle Milano. Noi insegnanti abbiamo monitorato i concorsi e le iniziative promosse da enti pubblici o privati. Ci è sembrato molto interessante il progetto pilota di Amsa-Gruppo A2A con il Comune di Milano dal titolo #AmbienteaScuola, per la sensibilizzazione alla raccolta differenziata. L’argomento era attuale e adatto alle classi prime, cui avevamo affidato l’approfondimento del punto 13 di Agenda 2030: lotta al cambiamento climatico.
 
Luca, autore del disegno originale - Tutto è partito da una proposta presentata alla classe dalla nostra insegnante di Arte e Immagine. La professoressa ci ha illustrato il progetto e l’idea di partecipare al concorso “Un murale per l’Ambiente” ci ha subito coinvolto: la sfida era riuscire a racchiudere in un bel bozzetto quello che impariamo e facciamo a scuola (e a casa) per rispettare l’ambiente.

Come è partita l’iniziativa nelle classi e cosa ha influenzato i ragazzi nella scelta dei soggetti da disegnare?
Prof. Tomaselli - Dopo aver presentato questa opportunità nelle classi prime, insieme ai ragazzi abbiamo scelto di focalizzare l’attenzione su un particolare rifiuto: la plastica. Attraverso la metodologia del cooperative learning, e con il supporto dei loro insegnanti di Scienze, gli alunni hanno avuto modo di scoprire la struttura e le caratteristiche della plastica, ma anche le varie tipologie che si possono ottenere secondo la destinazione d’uso. In ultimo, i ragazzi hanno affrontato le problematiche legate allo smaltimento di questo materiale. Successivamente, con il supporto dell’insegnante di Arte e Immagine, dopo aver eseguito ricerche sul tema della street art ed essersi confrontati in classe sui relativi stili di realizzazione, con la fantasia che caratterizza la loro età, i ragazzi hanno eseguito i loro disegni rappresentanti il problema dello smaltimento della plastica.
 
Luca - Stiamo imparando che il tema della sostenibilità ambientale è molto vasto. Anche nel nostro piccolo, però, possiamo migliorare le cose ogni giorno, partendo proprio dalla corretta raccolta dei rifiuti. Parlandone insieme in classe, abbiamo deciso di concentrarci sulla plastica e abbiamo approfondito l’argomento con l’aiuto degli insegnanti. In seguito, i prof. ci hanno lasciato libertà di scelta sia per quanto riguarda la realizzazione sia per i soggetti.

Poi c’è stato il lockdown: scuola chiusa, didattica a distanza, contatti con insegnanti e compagni di classe solo attraverso una videocamera. Quale è stato l’impatto e come hanno reagito i ragazzi impegnati nello sviluppo dei loro progetti per il concorso?
Prof.ssa Serena Di Battista, insegnante di Arte e Immagine - I ragazzi, inizialmente destabilizzati dalla nuova "scuola casalinga" da vivere, hanno in seguito affrontato con gioia la possibilità di proseguire il lavoro, forma di continuità scolastica seppur alterata, cogliendola come occasione di espressione creativa personale per cui è cambiato il luogo fisico di lavoro, ma non l'entusiasmo necessario a svolgerlo.
 
Luca - Durante il lockdown abbiamo lavorato individualmente, mostrando i progressi dei nostri disegni ai compagni attraverso le piattaforme di studio che abbiamo imparato a usare nelle ore di Informatica. Per esempio, pubblicavamo le nostre realizzazioni su una cartella Google Drive condivisa all’interno della rete che la scuola aveva preparato per la didattica a distanza.

Grazie alla vittoria nella categoria delle Classi prime, Luca e i suoi compagni si sono aggiudicati un corso con degli ecodesigner professionisti e la possibilità di realizzare il murale su un muro della scuola. Finalmente in presenza, ragazze e ragazzi hanno acquisito nuove competenze e messo in campo i propri talenti. Come si è svolta questa fase?
Prof.ssa Di Battista - Nella fase artistico-operativa i ragazzi sono stati divisi in gruppi di lavoro pomeridiano o mattutino, coordinati dagli ecodesigner de “IlVespaio”, e si sono alternati nella realizzazione del disegno preparatorio della parete prima, nella stesura del colore poi, sempre nel rispetto delle norme anti-COVID e degli orari di utilizzo della sala da pranzo, dove è stato realizzato il murale.
 
Luca - La realizzazione del murale è avvenuta attraverso la collaborazione di piccoli gruppi che hanno preparato la base, disegnato e colorato. È stato un momento sentito di condivisione; un valore aggiunto reso ancor più importante dalla vicinanza, dopo un lungo periodo in cui la socializzazione in presenza era venuta meno.

Ora che l’opera è ultimata, non stentiamo a immaginare la soddisfazione, da parte dei ragazzi e degli insegnanti che li hanno accompagnati in questa avventura. Oltre al murale “L’orca di plastica”, che adorna la parete principale della sala da pranzo degli studenti, cosa resta di questa esperienza?
Prof. Tomaselli e prof.ssa Di Battista - Questa esperienza ci ha lasciato innanzitutto un importante messaggio educativo e cioè che le difficoltà vanno affrontate. Con impegno e forza di volontà si possono realizzare grandi cose. Durante il lockdown, infatti, nutrivamo parecchi dubbi sulla possibilità di completare il progetto e quindi poter partecipare al concorso. Per fortuna, alunni e insegnanti hanno deciso di accogliere questa sfida inaspettata e, anche se a distanza, i disegni sono stati realizzati e inviati. Alla fine il lavoro svolto ha portato i suoi frutti.
 
Luca - È stata un'esperienza particolare, fuori dagli schemi tradizionali, vissuta intensamente. Progettare e realizzare un lavoro insieme ad altri compagni vuol dire mettersi in gioco, accordarsi, a volte decidere ma spesso seguire i suggerimenti e le idee proposte. È stata una palestra di vita, ci ha unito come gruppo classe e vederne la realizzazione è stato un momento di profonda soddisfazione. Sapere che il nostro lavoro rimarrà sui muri della scuola, diventandone parte, è motivo d’orgoglio. È stata un'esperienza inaspettata, perché mai avremmo pensato di intraprenderla, ma anche particolarmente emozionante.

LA VIDEO-INTERVISTA MULTIPLA CON I RAGAZZI IMPEGNATI NELLA REALIZZAZIONE DEL MURALE

Contenuto non disponibile
Consenti i cookie cliccando su "Accetta" nel banner"

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi